Una città nella città: i cortili di San Pietroburgo

C’è una cosa che rende unica San Pietroburgo. Per scoprirla bisogna andare oltre allo sfarzo di Nevskiy Prospekt e del Palazzo d’Inverno, alla sublime bellezza dei giardini d’estate e della Cattedrale del Sangue Versato, alla grandeur del lungo Neva. Vedete, camminando per il marciapiede, degli archi sulla destra? Bene, questi passaggi portano a dei cortili, teatro quasi di una vita parallela della città, dove si trovano non solo entrate condominiali, ma dove vi sono giochi per i bambini, parchetti con panchine, passaggi a negozietti posti in scantinati dall’aspetto inusuale e molto altro ancora. Difficile spiegare a parole perché come più che nella parte ufficiale della città sia qui che batte il cuore della città, in questi luoghi spesso sporchi e trasandati. L’atmosfera che regna a Piter è un mix infatti di pessimo clima, case belle ma vecchie e veriegata umanità.  Entrando in un cortile possiamo osservare le facciate degli edifici scrostate dalla pioggia, dal gelo e dall’incuria; trovare un gruppo di ragazzi adolescenti che bevono birra e strimpellano una chitarra, imbatterci in un barbone che ci chiede una cicca, o in una distinta signora pietroburghese che passeggia con i nipoti, fino a un caucasico che mette in moto una ziguli con i cerchioni appariscenti e i vetri scuri. Forse, proprio il fatto che queste case non siano costantemente ristrutturate questo è un modo per registrare il passare del tempo, per registrare la storia delle vite dei suoi abitanti, e ciò conferisce un fascino che un luogo curato e “perfettino” non darebbe. Come le scritte, i graffiti, spesso messaggi d’amore, a volte poesie, in certi casi ingiurie sulle pareti. La particolarità dei cortili è assolutamente coerente con la maniera dei pietroburghesi di vivere la propria metropoli, di sentirla passo per passo, marciapiede per marciapiede, aiuola per aiuola. Spesso i cortili sono collegati tra di loro in un dedalo di passaggi, come una città nella città, e vanno imparati a memoria, onde evitare di finire in un vicolo cieco. Di cortili interessanti ve ne sono ovunque in città, basta camminare tanto e farsi un po’ di occhio. Imperdibile quello in Rubinshteina 15, una traversa di Nevskiy Prospekt, nella splendida Tolsovsky Dom, riconoscibile da un triplo altissimo arco (vi vi girarono il fil Sherlock Holmes e il video “zelenoglazoe taksi” di Mikhail Boyarsky). Stupefacente e centralissimo quello in Gribaedova 5, proprio a fianco alla cattedrale del Sangue Versato. Leggendario e meta di pellegrinaggio quello in Blohina 13, nella Petrogradskaya Storona, dove c’era la Kotelnaya Kamchatka, la casa ideale di Viktor Tsoi.

2 pensieri su “Una città nella città: i cortili di San Pietroburgo

  1. Bellissimo articolo…
    Confermo…è tutto così.
    E vogliamo parlare dei caratteristici tubi esterni dei palazzi…che nel lungo inverno formano delle bellissime colate di ghiaccio?

  2. l’articolo ,comunque ,trattava di altro ,sia chiaro che hanno rainoge sia Daniele che Fabrizio ,l’aspetto fisico e8 importantissimo ma e8 una discriminante solo a parite0 di condizione socio economica.Ovvio che un Costanzo ,bracciante, muratore o operaio avrebbe avuto sicuramente meno successo amoroso di un costanzo attuale ..Ma ,ripeto ,l’articolo era posto per spiegare che ,anche a livello economico ,l’uomo brutto e8 messo peggio della donna brutta ,per non parlare della donna carina che ,in tante ,tantissime occasioni ,sfrutta questo suo potere ,per chiedere favori ,non ai belli (ai quali chiede molto raramente) ma proprio ai brutti . Quindi per i brutti ,oltre al danno c’e8 anche la beffa di essere usati. Quello che frega i brutti in questione ,e8 la solita leggenda metropolitana che le donne vedono il carattere (omettono di dire, naturalmente ,che sia condito il tutto da un grosso portafogli ) e i brutti ci cascano con tutte e due le gambe ,per fortuna alcuni si stanno svegliando.Si e8 parlato anche dei politici ,che non sono belli ,ma ,quella e8 abbastanza una casta e da tanti ,troppi anni ,ci sono i soliti al comando. Non per dire ma si e8 provato a mettere Rutelli contro Berlusconi anche per la sua bellezza; beh ,non mi sembra che abbia pagato.p.s ovvio che si tratta sempre in linee generali ,esistono anche le (rare) eccezioni

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